Nell’agricoltura naturale si coltivano i cereali ricorrendo alle forme più nobili di concimazione azotata, cioè al letame compostato, alle rotazioni con leguminose azotofissatrici e ai sovesci. Le piante si ammalano di meno (quindi minore necessità di trattamenti con fitofarmaci) e danno, rispetto al convenzionale, un raccolto che, seppure minore, soddisfa maggiormente le esigenze nutrizionali.
I cereali da agricoltura biologica e biodinamica sono da preferire perché i chicchi non vengono trattati per la conservazione con pesticidi di sintesi altamente tossici permessi nel convenzionale ( fosfina, esteri fosforici e piretroidi).
I benefici dei cereali nella loro forma integrale sono ampiamente associati al consumo di tutte le loro sostanze nutritive, che comprendono vitamine (gruppo B e vitamina E), sali minerali ( ferro, magnesio, zinco, potassio, selenio), acidi grassi essenziali, fitochimici (sostanze fisiologicamente attive di piante che recano benefici funzionali alla salute) e altri componenti bioattivi.
La farina integrale presenta ogni parte del chicco, in particolare il germe (la più nobile), mentre la fibra, contenuta in abbondanza, conferisce sapore, migliora l’indice di sazietà, rallenta l’entrata in circolo del glucosio stimolando in maniera esigua la glicemia.
La crusca e il germe, inoltre, contengono numerose sostanze benefiche che combattono la stipsi, riducono il rischio di obesità e prevengono l’insorgenza di malattie degenerative come le cardiopatie coronariche, il diabete alimentare e alcune forme di cancro.
La crusca è anche fonte di silicio, un elemento essenziale per l’attività dei sensi e lo sviluppo dello scheletro.
Coltiviamo un grano antico di origini Toscane, il Verna, oggetto di diversi studi, sia da parte dell’Università di Bologna
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Relazione Finale Progetto OIGA_Prof. Dinelli
che da parte dell’Università di Firenze
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Studio Univ Firenze su grano Verna