Assemblea 21/1/2024

Bella Assemblea quella di domenica 21 Gennaio e grazie a tutti coloro che hanno partecipato e un grazie particolare ai due simpatici amici-sostenitori, Annalisa Lobosco e Alessandro Atzori che gestiscono l’Agriturismo Bio La Roverella, per la loro sempre squisita ospitalità!.

NB: per visualizzare in maniera nitida e ingrandita le slides è sufficiente clikkarci sopra!

I partecipanti erano già tutto aderenti alla CSA da diverso tempo, peraltro rappresentavano famiglie decisamente puntuali nei ritiri settimanali o 15inali, pertanto non si è reso necessario puntualizzare nulla sul progetto, è stato quindi possibile entrare subito “nel vivo” nella passata stagione agricola.

La prima parte del 2023 è stata abbastanza buona, le piogge primaverili non hanno causato grossi problemi se non un momentaneo allagamento di porzione di un campo di cipolle e di una serra. Quanto a infestazioni, a differenza degli ultimi anni non siamo riusciti a contenere un copioso attacco di afidi sulle zucchine nella tarda primavera, abbiamo provato a ritardare la semina di fagioli borlotti e fagiolini, una coltivazione sempre problematica per via del ragnetto rosso con conseguenti raccolti sempre molto limitati. Abbiamo tentato l’utilizzo di insetti antagonisti, le Phytoseiulus persimilis , con un discreto miglioramento ma non sicuramente risolutivo.  A inizio Luglio, come tutti sapete, abbiamo subito una bella grandinata, i pomodori da salsa in pieno campo sono andati tutti perduti (il raccolto è stato possibile unicamente sulle piante sotto tunnel), mentre altre colture, tipo meloni e cocomeri, zucche e patate, nonostante le perdite, poi le piante si sono parzialmente riprese. Forse per effetto delle piogge o del clima, che si è mantenuto non eccessivamente caldo anche per giugno, i cocomeri quest’anno erano meno dolci del solito e sia angurie, che meloni che cipolle, sono state meno serbevoli. Delle nostre belle carote, di anno in anno, siamo sempre più orgogliosi! Per la frutta, l’anno è stato pessimo, le more (ma anche i lamponi) hanno smesso di produrre molto prima del solito e, a parte un 100-120 kg di mele, peraltro tutte segnate tra gli insetti e grandine, utilizzato per fare marmellata, non si è raccolto nulla. Peggio è andato per gli agricoltori delle zone verso Modena (Piumazzo, Manzolino, Castelfranco, Bazzano) che hanno avuto i raccolti distrutti.

La grandine ha strappato anche il telo di copertura del tunnel di lavoro che abbiamo dovuto ripristinare.

All’Assemblea era presente anche Francesco accompagnato dai genitori! Un ragazzo di 20 anni che da 2 sta seguendo un tirocinio formativo al Biricoccolo.

Come seminativi, a Crespellano abbiamo raccolto 19 q.li di grano Verna che è stato riseminato a Novembre nei terreni di Monteveglio dove, invece, abbiamo raccolto una quantità pietosa di ceci, solo 20 q.li su 2,8 ha che, una volta essiccati al sole e fatti pulire e selezionare, hanno dato una resa netta di 15 q.li.

Una carrellata rapida anche sulla Fattoria Didattica che è andata molto bene quest’anno!

La “palma d’oro” del miglior corso al Biricoccolo è andato all’Alimentazione Funzionale tenuto dal Dr Pietro Buffa: per la prima volta i partecipanti hanno continuato a scriverci ringraziando per la bella giornata anche la sera e il giorno successivo! Ragion per cui abbiamo già fissato una nuova data per affrontare argomenti diversi dal precedente per il 21 Aprile p.v.. Proviamo a riproporre anche l’incontro con Dr De Santis il 14 Aprile, corso di nutrizione sul filone ayurveda, che, purtroppo, non era stato possibile confermare lo scorso autunno. Oltre alle giornate dedicate ai bambini in campagna, abbiamo ricevuto fondamentale supporto da diverse ragazze che, tramite le associazioni Wwoof e Workaway, ci hanno aiutato, in cambio di vitto e alloggio, nei campi e in cucina. Misuzu, dal Giappone, sta terminando la tesi di laurea e ringrazia tutti coloro che hanno risposto al suo questionario!

Interessante è stato anche l’incontro con Irene e l’avvio della collaborazione con il Forno Da Madre Ignota per l’istituzione di un punto di distribuzione partito un anno fa in Savena. Meno successo ha avuto il tentativo di fare mercato il sabato mattina ad Anzola Emilia, le aspettative sono state un pò deluse, per l’inverno sospenderemo la presenza per poi ritentare in primavera.

Veniamo agli aspetti economici!

Il numero di famiglie aderenti resta sostanzialmente stabile, non riusciamo mai a dare una cifra precisa dal momento che c’è molto fermento tra famiglie che escono, per mille motivi, e quelle nuove che entrano. Restiamo comunque attorno alle 150 famiglie, considerando che una parte ordina 15inalmente (ed alcune in maniera più sporadica), settimanalmente ci assestiamo attorno le 120 cassette distribuite. I crediti residui in giacenza a fine anno ammontavano a 17,890 euro.

Le entrate agricole ammontano a 137.092 euro a cui si aggiungono 13.237 euro di Didattica e 1.027 di PAC (contributi CEE) per un totale di 151.357 euro di entrate complessive, sostanzialmente in linea con gli anni precedenti, nonostante il danno economico derivante dalla grandinata.

Dal momento che l’anno precedente, il 2022, si era concluso con una passività di 1068,00 euro, che di per sè non sarebbe un problema ma lo diventa nella misura in cui, normalmente, il disavanzo di gestione viene accantonato per poter essere utilizzato l’anno successivo a favore dei 2 braccianti agricoli di cui abbiamo assoluta necessità per i 3 mesi estivi. Nel dubbio, ogni volta che è stato possibile, l’utile è stato accantonato in parte per essere certi di potere far fronte alle assunzioni.

Al contrario, iniziando l’anno 2023 con una passività e senza essere certi di poter disporre di denaro a sufficienza per potersi permettere appieno questo fondamentale aiuto estivo, sono stati fatti i salti mortali per riuscire a mantenere bassi il più possibile i costi complessivi, nonostante abbiamo sperimentato, come tutti, negli ultimi due anni, rincari dei costi delle materie prime nell’ordine del 20 e il 50%. Nel dubbio abbiamo tenuto basso anche il monte ore dei braccianti risparmiando così 2000 euro rispetto all’anno precedente: è poi da considerare che se una parte del lavoro non viene svolta da loro per cercare di contenere i costi, questa, comunque, ricade sui soci!

Gli sforzi sono stati premiati da un disavanzo positivo di 13.139 euro a fine anno. Di questi abbiamo valutato di accantonare subito 10.000 per i braccianti agricoli 2024, altri 1.700 euro, in ogni caso, sono relativi a una fattura per materiale di irrigazione relativa al 2023 non ancora pervenuta (mentre tutti gli altri costi relativi allo scorso anno sono già stati tutti saldati). Con la parte restante, 1440 euro, pensavamo di destinarla parzialmente all’aumento del numero di serre, ovviamente cercandole, come sempre, usate o auto-producendole.

Di seguito trovate il RENDICONTO ECONOMICO in pdf. Essendo, il Biricoccolo una Società Semplice, c’è obbligo di redigere un bilancio. Sono presenti i dettagli entrate/uscite, da utilizzare come raffronto, dal 2019 ad oggi.

Riguardo alle uscite e, in particolare, sulla maggiore voce di spesa, la forza lavoro, nel 2023 sono stati spesi circa 8.100,00 euro per i 2 braccianti per 3 mesi estivi oltre a 52.800,00 euro per i 4 soci a cui si aggiungono 11.610,00 euro circa di contributi INPS. La manodopera ha rappresentato, pertanto, il 62,93% dei costi totali.

Da qui riproponiamo la solita slide delle retribuzioni dei 4 soci e di come si sono evolute negli ultimi 10 anni:

Nel corso del 2024 Bruno dovrebbe andare in pensione e uscirà dalla società anche se continuerà saltuariamente ad aiutare in attesa di trovare una sostituzione. L’assunzione di una persona per 12 mesi l’anno non è assolutamente sostenibile economicamente, dal momento che un dipendente recepisce uno stipendio che è sostanzialmente doppio rispetto a un socio. La paga oraria minima in busta paga è di 10 euro/ora mentre, se consideriamo il monte ore in cui i soci sono impegnati (in inverno 35-40 ore circa a settimana ma da marzo/aprile fino a ottobre/novembre salgono da 65 a 80 ore a settimana) vediamo che difficilmente si superano i 5 euro/ora di media.

In effetti 1.100 euro netti al mese iniziano ad essere, in ogni caso, “stretti” per le stesse ragioni, ma anche perché anche noi abbiamo subìto, come tutti, i rincari di questi anni nella nostra vita personale. Abbiamo pertanto valutato di aumentare, dopo 6 anni, il prezzo delle cassette.  Il precedente adeguamento, sempre passato attraverso una Assemblea, era avvenuto nel 2018. Le opzioni proposte sono state 2:

1) La prima opzione è stata di aumentare di 1 euro indistintamente ogni formato di cassetta. Per i più assidui (che comunque non superano le 48 cassette/anno), si tratta di una spesa familiare aggiuntiva di 48 euro/anno (nessuna famiglia ritira 51/52 cassette l’anno). In questo caso, il maggiore introito, se si partisse immediatamente, sarebbe di circa 6000 euro che equivarrebbe a circa 125 euro p.p al mese di aumento di salario.

2). Nella seconda opzione si è valutato di aumentare di 0,50 cent le cassette da 3 kg (che corrispondono al 40%  del totale), di 1 euro le cassette da 4 e 6 kg e nessun adeguamento per quelle da 8 kg (da un lato per premiare i grandi consumatori di ortaggi e dall’altro impatterebbe su di un numero davvero risicato di famiglie pari al 3% del totale). Questa azione porterebbe un incasso extra di circa 4600 euro che equivarrebbe ad un aumento mensile di stipendio di circa 100 euro p.p.

L’Assemblea si è espressa in maniera univoca e compatta per la prima soluzione, sono state anche avanzate richieste di aumentare ulteriormente il costo ma, se da un lato è vero che 48 euro l’anno (come cifra massima) di maggior esborso per una famiglia non sono una spesa inaffrontabile, aumentare maggiormente il prezzo significherebbe uscire con un costo al kg decisamente fuori mercato.

E’ stato altresì sottolineato il fatto che, vista la situazione internazionale (e non solo), le politiche comunitarie e regionali nei confronti del mondo agricolo, si prospettano tempi tutt’altro che rosei, il valore di una realtà e la qualità dell’attenzione che poniamo nella produzione e distribuzione di cibo sano, è da tenere in prioritaria considerazione.

Parliamo ovviamente di stime che si concretizzeranno se riusciremo a mantenere il minimo di 500 cassette al mese, anzi dovrebbero essere di più, in realtà, dal momento che Gennaio è praticamente terminato e Luglio/Agosto/Dicembre sono mesi di notevole calo di ordinativi per ovvie ragioni. L’obiettivo potrà comunque indubbiamente concretizzarsi se tutti coloro che si sono impegnati a sostenere il progetto, proseguiranno in maniera più puntuale possibile con i ritiri concordati (settimanali o 15inali).

In ogni caso, se tra le famiglie non presenti, ce ne fossero alcune che si dovessero trovare in difficoltà nell’affrontare l’adeguamento, invitiamo a comunicarcelo tempestivamente senza alcun problema. Ci teniamo assolutamente che anche chi non è potuto intervenire, possa sentirsi libero di potere esprimere una sua opinione. Vi preghiamo quindi di contattarci, anche lasciandoci un messaggio o via mail o via whatsapp entro il 31 Gennaio p.v. Se non ci saranno pareri discordanti, già da inizio Febbraio applicheremmo i prezzi nuovi, quindi l’aumento di 1 euro su tutti i formati di cassette.

Restiamo a disposizione anche per suggerimenti, riscontri, domande. Tutti coloro che erano presenti, si sentano liberi di integrare il resoconto mandandoci i propri commenti.

Grazie nuovamente a tutti!

I Biricoccoli