Assemblea 22/1/2021

Un incontro purtroppo “virtuale”, quello di sabato 22 Gennaio per il consueto ritrovo annuale per fare il punto della situazione sull’anno appena trascorso. Ringraziamo Stefano, nostro incallito sostenitore, dell’Associazione Prothon-Lab di San Giovanni in Persiceto per la squisita ospitalità!

 

NB: per visualizzare in maniera nitida e ingrandita le slides è sufficiente clikkarci sopra!

ATTENZIONE: Potrete seguire la registrazione (non elaborata) dell’Assemblea su youtube al nostro canale QUI

Dal momento che si sono aggiunte diverse nuove famiglie e che all’Assemblea erano presenti alcuni interessati che non hanno seguito il nostro percorso fino a oggi, abbiamo aperto con un “riassunto delle puntate precedenti”, ciò al fine di chiarire in cosa consiste la CSA e quali siano gli scopi. Il Biricoccolo, infatti, nasce come progetto di Community Supported Agriculture con il quale si intende una relazione di partenariato tra uno o più agricoltori e una comunità di sostenitori uniti tra loro in rete. Questi ultimi garantiscono una parte o tutto il bilancio operativo dell’azienda pre-finanziando, una o più  “quote” del raccolto della stagione.

I benefici sono goduti da entrambi i lati:

– gli agricoltori possono ricevere un reddito più stabile e sicuro e una più stretta connessione con la comunità

– I prodotti vengono venduti a un giusto prezzo a una rete di conoscenti (e non a un mercato anonimo) che garantisce una domanda fissa e stabile in modo da garantire una solidità degli aspetti finanziari (quando noi seminiamo il prodotto sostanzialmente è già venduto – cosa non secondaria)

– Gli aderenti, che in pratica sono famiglie  che non possono coltivare in proprio una parte del loro cibo, delegano gli agricoltori professionisti a questa produzione e quindi possono contare su alimenti di alta qualità, energicamente vivi, integri, esenti da chimica, un cibo freschissimo e coltivato vicino a casa da persone di fiducia.

Non dimentichiamo che il cibo è la materia che nutre le nostre cellule, ne ingeriamo qualche tonnellata nel corso della nostra vita ed è una delle scelte – e scegliamo 3 volte al giorno –  che può fare la differenza tra ammalarci e restare in salute. 50 anni di bombardamento mediatico ci hanno abituati a pensare che le zucchine coltivate meccanicamente in serre riscaldate col gasolio , trattate con concimi chimici e pesticidi,  conservate per settimane in celle frigo, dopo che hanno percorso 3000 km, abbiano lo stesso valore nutraceutico di zucchine che vengano coltivate localmente, su letame di vacca e trattate con propoli o macerati di ortica, alghe poi raccolte e il giorno dopo mangiate. Anche un bambino potrebbe arrivare a capire che non possono avere uno stesso valore energetico e nutrizionale !

Lo scopo dell’ Assemblea è quello di valutare gli aspetti colturali ed economici dell’anno precedente: non dimentichiamoci mai che ogni volta che facciamo uscire un euro dal nostro portafoglio in quel momento stiamo votando (forse l’unico voto che oggi ha un senso): o votiamo per la grande distribuzione (e il suo carico di sfruttamento delle risorse e degli agricoltori e inquinamento dell’ambiente con molecole tossiche e persistenti) o votiamo per le piccole realtà a basso impatto – è sempre una scelta personale.

 

Per il 2021 è previsto allargamento del terreno dedicato agli ortaggi di circa un ettaro, questo per ragioni colturali e di rotazioni (non perché intendiamo aumentare la quantità di ortaggi da coltivare, semplicemente alcuni terreni vanno lasciati “a riposo” ). La premessa del coltivare un orto è che va sempre considerato che si ha a che fare con materiale vivente, pertanto è difficile capire a priori quanto potremo ottenere da ogni singola varietà coltivata, noi siamo già molto contenti se nel corso dell’intero anno la produzione generale sia in linea con l’atteso, è pressoché impossibile fare in modo che tutte le coltivazioni riescano, alcune possono riuscire abbondanti e altre, per i più disparati motivi, deludenti. Nel 2020 agli e scalogni sono venuti molto molto bene, per piselli e fave gli ultimi due anni non sono stati molto felici, i piselli prendono delle virosi, le fave hanno prodotto molto di meno rispetto al passato (calcolando la stessa estensione coltivata), purtroppo le gelate che arrivano durante la fioritura compromettono l’ allegagione del baccello. Nella primavera, le coltivazioni sotto tunnel di radicchi, insalate, cicorie sono andate abbastanza bene, abbiamo commesso errori nella preparazione del terreno delle patate che in effetti hanno dato un riscontro deludente. Per il primo anno abbiamo anticipato sotto tunnel la coltivazione dei meloni con successo, le cucurbitacee tra cui le zucche, danno sempre soddisfazioni se non fosse per le arvicole che ogni tanto le attaccano. La coltivazione delle carote ha dato forse per la prima volta una grande soddisfazione e, al contrario del passato, cavolfiori e broccoli sono arrivati scalarmente, senza giungere, come è spesso successo, a maturazione tutti assieme (nonostante i trapianti vengano effettuati a distanza di alcune settimane l’uno dall’altro), il clima è stato clemente e la stagione ci ha aiutato.

Per ciò che concerne l’estensivo a Crespellano al momento dell’Assemblea ancora non era stato stabilito, successivamente è stata presa la decisione di coltivare i ceci, mentre a Monteveglio andrà il girasole. Nel 2020 abbiamo trebbiato con soddisfazione circa 50 q.li di Senatore Cappelli a Crespellano, questo raccolto è stato abbondante e 57 q.li di farro Spelta a Monteveglio (ne attendevamo circa 80). Deludente anche il raccolto di ceci di soli 5 q.li ad Agosto 2020 su un terreno “provvisorio” (utilizzato solo il tempo per questa coltivazione specifica) ceduto dall’agricoltore Claudia Cavazzoni attiguo ai nostri orti e certificato bio, mentre abbiamo preso in affitto per il solo periodo da ottobre 2020 a Luglio 2021, un terreno incolto da un anno, sempre vicinissimo ai nostri, dove abbiamo seminato il grano antico Verna che sarà trebbiato a Luglio 2021.

Per via della situazione contingente, a fine inverno/primavera si è verificata una vera e propria esplosione di ordini in periodi ancora dominati dalla monotonìa di cavoli, zucche e patate (tra fine febbraio ad aprile) quindi in genere periodi notoriamente abbastanza tranquilli. Ci siamo ritrovati a lavorare tantissimo, inclusa l’esperienza delle tante ore dedicate alle consegne a domicilio durante il lockdown. In estate, allo stesso modo, abbiamo lavorato molto più rispetto al solito, molte aziende sono restate aperte e comunque sicuramente c’era molta più gente in città anche nei mesi da Giugno ad Agosto, un periodo che abbiamo sempre sperimentato gli anni passati come “critico” con gli orti pieni e le famiglie in vacanza. Per quanto riguarda la CSA, in virtù del perdurare della situazione di crisi, abbiamo implementato altri punti self service (San Giovanni in Persiceto e Zola che servono anche tutti i Comuni confinanti) di conseguenza la maggior parte delle famiglie ancora indecise è passata a questa formula. L’unico punto di distribuzione ove è possibile il pagamento in contanti è rimasto il Biricoccolo.

Nella scorsa Assemblea un anno fa, avevamo evidenziato il problema della mancata comprensione di ciò che aderire significhi nella realtà e pertanto l’idea era far precedere l’ adesione alla CSA da una visita in Azienda con un incontro preliminare, una visita ai campi e una bella chiacchierata, in modo che la decisione di aderire al progetto venga presa in maniera il più possibile consapevole, anche per evitarci il danno degli esuberi che regolarmente di verifica se gli ortaggi poi non vengono regolarmente ritirati. Nel corso del 2020 siamo riusciti ad organizzare solo 3-4 incontri con famiglie “nuove” ma la richiesta di prodotti da parte di nuove famiglie è stata talmente elevata che il problema degli esuberi non si è praticamente verificato. Gli incontri saranno comunque molto volentieri organizzati dalla prossima primavera. Arriveranno le date via newsletter!

La seconda parte dell’Assemblea riguarda gli argomenti più strettamente economici. Le vendite hanno avuto un aumento di circa il 35% rispetto all’anno precedente. Dal 1 Aprile ci siamo adeguati al passaggio verso i corrispettivi elettronici e in virtù di questo, la scomposizione vendite suddivise per prodotto, in questo prospetto, ha accorpamenti diversi rispetto agli anni precedenti causati dalla minore flessibilità nell’impostazione del registratore di cassa. Infatti la frutta non viene più scorporata come voce a parte rispetto alla verdura, la farina viene conteggiata come voce a sé stante e i cereali vengono sommati ai legumi. A parte queste specifiche, ciò che ovviamente salta all’occhio è l’aumento notevole di vendite riscontrato dall’ortofrutta in generale, dalle farine, conserve e dai prodotti da forno. Le uova ogni anno hanno via via un aumento più graduale. Diminuite le vendite di trasformati ma questo è un bene in quanto sono stati venduti sicuramente meno prodotti trasformati di terzi.

 

I ricavi lordi si riferiscono a prodotti effettivamente già ritirati dagli aderenti alla CSA, ai quali si sommano le vendite per contanti e/o fattura. Nel 2020 la Fattoria Didattica non ha praticamente lavorato, sono però stati liquidati dei contributi CEE per il biologico in ritardo, una parte è arrivata nel 2019 e il saldo nel 2020, questa è la ragione per cifre così elevate (dal 2021 saranno nuovamente inferiori). Segnaliamo che credito residuo degli aderenti CSA non rientra all’interno del computo vendite e, al 31/12/2020 ammontava a circa 14.663 euro.

La CSA è estremamente utile poiché, se durante la prima parte dell’anno (in genere fino all’estate o poco oltre), i “prestiti” CSA vengono utilizzati per fare fronte a tutti i costi di produzione inclusi i salari, senza dover ricorrere al prestito bancario, durante gli ultimi mesi dell’anno, una volta che il grosso dei costi è stato sostenuto, si fa in modo di ricostruire interamente il “debito CSA” per renderlo disponibile ad una eventuale ridistribuzione agli aderenti. Ciò a tutela di chi ci ha fattivamente prestato denaro ma non solo, è anche a tutela dei 4 soci stessi dal momento che, in una Società Semplice,  i soci sono materialmente responsabili con i propri beni personali in caso di problemi.

Abbiamo ricordato che ciò che noi presentiamo annualmente è un rendiconto economico entrate – uscite = disavanzo (come Società Semplice non abbiamo l’obbligo di depositare un bilancio). Eventuali investimenti (ingenti nei primi anni, più limitati nei successivi – a parte l’acquisto di un trattore usato e due erpici nel 2018) “pesano” in toto nell’anno di competenza, senza ammortamenti. Questo non lo abbiamo mai reputato un problema dal momento che la nostra filosofia è quella di fare i passi della lunghezza della…gamba (se abbiamo liquidità per un investimento viene fatto, in caso contrario si rimanda a tempi migliori).

Verificando le uscite, ovviamente avendo venduto di più è stato speso anche più denaro mentre per ciò che riguarda la forza lavoro, nel 2020 sono state assunte 2 persone nei mesi estivi, non erano le stesse dell’anno precedente in quanto indisponibili, ma è stato un incontro davvero fortunato, persone con un livello di professionalità molto alto, con i quali ci siamo trovati molto bene. La remunerazione dei 4 soci ha raggiunto il massimo storico pari a 1200 euro/mese netti, una cifra che difficilmente potrà essere eguagliata in futuro. Va ricordato un monte ore dedicato al progetto ingente che mediamente è di circa 30-35 ore a settimana nei mesi invernali ma che da metà Marzo a metà  Novembre oscilla per lo più dalle 12 alle 14 ore al giorno, quasi sempre 7 giorni su 7.

Oltre a ciò, c’è stato comunque un notevole disavanzo positivo, pertanto è già stata accantonata la solita quota di 2000 euro per il pagamento dell’automezzo per le consegne (è l’ ultimo anno), altri 6500 euro per l’aiuto extra nei campi previsto nell’estate del 2021 e 1500 euro di contributi per i dipendenti dell’estate scorsa che sono da considerare un competenza del 2020 ma che saranno da versare a Marzo 2021. Oltre a ciò rimane in cassa un “plafond” di altri 5222 euro che potremmo utilizzare eventualmente per un nuovo tunnel o come riserva “di emergenza” in caso di possibili problemi (grandinate, siccità etc..) dal momento che il passivo di fine 2019 aveva eroso tutti gli accantonamenti, è quindi sano ricostruire un “fondo” per eventuali emergenze.

Abbiamo condiviso anche il budget 2021, propendiamo per un ridimensionamento delle cifre, sulla linea degli anni precedenti, le vendite seguono in ogni caso una linea ascendente, ma restiamo coscienti che i numeri importanti del 2020 non saranno certamente eguagliati, ma allo stesso tempo, sarebbe anche estremamente faticoso mantenere certi ritmi!

Come sempre, attendiamo suggerimenti/riscontri/domande da parte di coloro che non erano presenti e i presenti si sentano liberi di integrare il resoconto mandandoci i propri commenti.

I Biricoccoli